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Il corpo Astrale - Frammenti di un insegnamento sconosciuto (3° parte)



(G) -
«Ma i sistemi che conoscete e che parlano di corpo astrale affermano che tutti gli uomini lo possiedono. Ciò è assolutamente falso. Ciò che può essere chiamato corpo astrale è ottenuto per fusione, cioè per mezzo di una lotta e di un lavoro interiore terribilmente duro. L'uomo non nasce con un corpo astrale, e soltanto pochissimi uomini arrivano ad averne uno. Una volta costituito, il corpo astrale può continuare a vivere dopo la morte del corpo fisico, e può rinascere in un altro corpo fisico: ecco la reincarnazione. Se non è rinato, allora, nel corso del tempo muore anch'esso; non è immortale, ma può vivere molto tempo dopo la morte del corpo fisico. \"Fusione, unità interiore, sono ottenute nell'uomo per frizione, per mezzo della lotta tra il sì' e il no'. Se un uomo vive senza lotta interiore, se in lui tutto accade senza opposizione, se va sempre seguendo la corrente, o come il vento lo spinge, allora resterà come è. Ma se una lotta ha inizio in lui e soprattutto se questa lotta ha una linea definita, allora gradualmente certe caratteristiche permanenti cominciano a formarsi in lui; egli comincia a cristallizzare. Ma, se la cristallizzazione è possibile su una base giusta, lo è altresì su di una base falsa. Per esempio, la paura del peccato, o una fede fanatica in una idea qualsiasi, possono provocare una lotta terribilmente intensa tra il sì' e il no', e un uomo può cristallizzare su tali basi. Ma questa sarà una cristallizzazione sbagliata e incompleta. Quest'uomo perderà così ogni altra possibilità di sviluppo. Affinchè gli sia restituita la possibilità di uno sviluppo ulteriore, egli dovrà essere innanzitutto rifuso e questo può essere compiuto soltanto attraverso terribili sofferenze. \"La cristallizzazione è possibile su qualsiasi base. Prendete ad esempio un brigante di buona razza, un brigante autentico. Ne ho conosciuti io stesso nel Caucaso. Un tale brigante resterà sul ciglio di una strada, fucile alla mano, dietro una roccia, per otto ore senza fare il minimo movimento. Potreste fare altrettanto? A ogni istante, cercate di capirlo, una lotta si scatena in lui. Egli ha caldo, ha sete, le mosche lo divorano; ma non si muove. Un altro è monaco; ha paura del diavolo; batte la testa contro il suolo e prega tutta la notte. Così la cristallizzazione si compie. In tal modo è possibile generare in se stessi una forza interiore enorme; si possono sopportare torture; si può ottenere tutto ciò che si vuole. Questo significa che in questi uomini, a partire da un certo momento, vi è qualcosa di solido, di permanente. Persone di questa fatta possono diventare immortali. Ma con quale vantaggio? Un uomo di questa specie diventa una cosa immortale, una cosa, benché una certa quantità dì coscienza sia talvolta conservata in lui. Però, occorre ricordarlo, si tratta di casi eccezionali\".»

(O) -
«Come si può sapere se un uomo possiede un corpo astrale?»

(G) -
« Vi sono modi precisi per riconoscerlo. In certe condizioni, il corpo astrale può essere visto; può essere separato e persino fotografato a lato del corpo fisico. Ma è più facile stabilire l'esistenza del corpo astrale semplicemente considerando le sue funzioni. Il corpo astrale ha delle funzioni definite, che il corpo fisico non può avere e la presenza o l'assenza di queste funzioni ci indica la presenza o l'assenza del corpo astrale. Ma è prematuro parlare di questo, tutta la nostra attenzione deve portarsi ora sullo studio del corpo fisico... »

(G) -
«Gli uomini che hanno un corpo astrale possono comunicare l'uno con l'altro a distanza, senza ricorrere a mezzi fisici, ma affinché tali comunicazioni siano possibili essi devono stabilire qualche legame tra di loro. Con questo intento, quando qualcuno di loro va in un'altra regione, prende talvolta con sé un oggetto appartenente alla persona con la quale desidera rimanere in relazione, di preferenza un oggetto che sia stato in contatto con il suo corpo e sia permeato delle sue emanazioni. Nello stesso modo, per mantenere una relazione con una persona morta, i suoi amici hanno l'abitudine di conservare degli oggetti che le sono appartenuti. Questi lasciano in qualche modo una traccia dietro di sé, qualcosa come dei fili o dei filamenti invisibili, che rimangono tesi nello spazio. Questi fili legano quel determinato oggetto alla persona, viva o morta, alla quale l'oggetto apparteneva. Gli uomini hanno avuto questa conoscenza fin dalla più remota antichità e ne hanno fatto gli usi più svariati. \ Se ne possono trovare tracce nei costumi di molti popoli. Sapete per esempio che sono numerosi quelli che praticano il rito della fraternizzazione per mezzo del sangue. Due o più uomini miscelano il loro sangue nella stessa coppa e ne bevono. In seguito sono considerati fratelli di sangue. Ma l'origine di questa usanza deve essere ricercata su di un piano più profondo. Nei tempi primitivi si trattava di una cerimonia magica per stabilire un legame tra corpi astrali. Il sangue ha qualità speciali. Alcuni popoli, per esempio gli Ebrei, attribuiscono al sangue un significato particolare e proprietà magiche. Ora capite che secondo le credenze di certi popoli, se si stabilisce un legame tra corpi astrali, esso non è spezzato dalla morte. \"Il Cristo sapeva di dover morire. Questo era stato deciso prima. Lo sapeva ed anche i suoi discepoli lo sapevano. E ciascuno di essi sapeva qual era la sua parte. Ma al tempo stesso essi volevano stabilire un legame permanente con il loro Maestro. A questo fine il Cristo diede loro da bere il suo sangue e da mangiare la sua carne. Non erano affatto pane e vino, ma realmente la sua carne ed il suo sangue. \"La Santa Cena fu un rito magico analogo ad una fraternizzazione per mezzo del sangue' per stabilire un legame tra i corpi astrali. Ma chi saprebbe ancora ritrovarne la traccia e comprenderne il senso nelle religioni attuali? Da lungo tempo tutto è stato dimenticato e al senso originale sono state sostituite interpretazioni completamente diverse. Le parole sono rimaste, ma il loro significato si è perso da secoli\".»

(O) -
[ Questa riunione, e soprattutto la sua conclusione, provocò molte conversazioni nei nostri gruppi. Molti rimasero rivoltati da ciò che GURDJIEFF aveva detto sul Cristo e sull'Ultima Cena; altri, al contrario, sentivano che vi era una verità che non avrebbero mai potuto raggiungere da soli. ]


  

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