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ZeRo Metodo - Vol. 1 - Anteprima Cap. 2

Disponibile qui:  https://payhip.com/ZeRoVe   .... - "Francesco ti devo dire soltanto un paio di cose. Per prima cosa, questi 500 dollari sono soltanto i primi che dovrai versare per questo particolare trattamento. Ovviamente ogni versamento sarà privo di rintracciabilità". - "Benissimo", disse Francesco. Per lui il denaro sporco non era un problema. - "In secondo luogo, ovviamente, ti dovrai assumere la piena responsabilità per la partecipazione a questa iniziativa. Per poter progredire dovrai attenerti precisamente alle indicazioni che ti verranno fornite". - "Ok, capisco". - "Terzo, se credi di non potercela fare o se vuoi rivalutare la decisione ti conviene dirmelo il prima possibile. Hai una settimana per ripensarci. Se cambi idea tra tre mesi potresti pentirtene amaramente". - "Comprendo ciò che mi chiedi e dunque confermo la mia volontà di partecipare a questo progetto". ... Mentre il colloquio continuava, Francesco cer

Qual era il lavoro di Gesù e Buddha?

Nella società odierna come potremmo definire l'attività sociale di Gesù e Buddha? Potremmo definirli Influencer Spirituali. E qual era lo scopo principale del loro insegnamento? Indipendentemente dal linguaggio, dalle metafore, dalle parabole, dalle pratiche, dalle preghiere, dai miracoli, il tema centrale di Cristo e del Buddha rimaneva sempre uno, la Verità. In pratica il loro lavoro consisteva nel dirigere sistematicamente l'attenzione verso la Verità. E noi dovremmo fare lo stesso lavoro, ogni giorno, ininterrottamente, in qualunque circostanza, di fronte a chiunque, senza paura delle ripercussioni. La ricompensa sarà la Verità stessa e nient'altro. E la Verità non è poco... La Verità è come il fondale del tuo essere. Se il tuo essere appoggia su un fondale saldo, stabile, duraturo, la conseguenza sarà il benessere, la tranquillità, la sicurezza. Se ti appoggi su un fondale inconsistente, instabile, precario, debole, vivrai nel malessere, nella paura, nell'insicurez

Soul trap, trappola della reincarnazione, invito al Risveglio

FB:  https://www.facebook.com/astro.animalibera X:  ZeRo (@sognoplanetario) / X (twitter.com) - Ultimamente sto notando diversi riscontri interessanti tra i lettori.  Qualcuno mi fa notare che dopo diversi anni il senso dei miei post sta diventando più chiaro, lampante, innegabile. Da un lato è una buona notizia perché finalmente qualcosa risuona con il famoso invito al Risveglio. Dall'altro lato (per l'ego) è una brutta notizia perché - in coloro in cui c'è quel risuono - dovrà necessariamente avvenire un rapido o graduale processo di disincanto, un processo che non potrà essere ignorato: può sembrare una condanna (perché i vostri occhi vedranno qualcosa che nessuno vorrebbe vedere) ma in realtà quella visione profonda è una benedizione, o meglio è un invito alla liberazione.  I miei post servono a prepararvi e sostenervi per i probabili colpi di scena del sogno/incubo planetario: lo scopo è quello di ricordarvi di non farvi intimorire da nessuna visione (percezione). Se c

Autoliberazione dal samsara (prigione sensoriale) + Consapevolezza del non essere

  L'io (l'ego, la pseudo-identità, la persona che credete erroneamente di essere) può essere eroso, consumato, dissipato. Ci sono trucchi (stratagemmi, mezzi rapidi, tecniche efficaci ma drastiche) per erodere velocemente tutta quella roba che riempie - fino a intossicare e soffocare - il vostro sistema cognitivo e il vostro sistema nervoso. Qui non mi voglio dilungare su questi mezzi ma sul loro principio: se avete presente il principio di base, poi troverete da soli la via per erodere (o per lasciar dissipare) la prigione sensoriale. Il principio di base è la consapevolezza del non-essere. La consapevolezza di non essere ciò che viene eroso dal tempo, cioè non essere ciò che invecchia, non essere ciò che ha una particolare età, non essere ciò che avete sempre creduto di essere. Non essere nessun essere (che credete di essere). Se partite dal principio del "non essere" (ciò che credete o sentite di essere) potrete emanciparvi dal cosiddetto samsara (ciclo del divenir

Il segreto è cedere, mollare la presa, lasciar perdere...

 Cos'hanno in comune il sonno profondo e la morte? Cosa succede quando dormite? Cosa fate quando siete ammalati? Cosa farete poco prima di morire? CEDETE, mollate la presa, lasciate perdere, non vi preoccupate, vi dimenticate di qualunque presunto problema. Cedete tutto e tutti, compresa la vostra persona, la vostra pseudo-identità quotidiana. Rinunciate (involontariamente) alla vostra volontà personale, ignorate il mondo delle apparenze (vi disinteressate dello show che chiamate vita quotidiana), vi dimenticate della temporalità e venite risucchiati nell’atemporalità. Pochi hanno la maturità, la lucidità e il disincanto sufficiente per abbandonare tempestivamente la loro pseudo-identità, la loro storia personale, le proprie illusioni. Di solito, prima di cedere, quasi tutti attendono un momento fortuito (sonno profondo) oppure un istante fatale (malattia, incidenti, tragedie, morte). L’auto-realizzato, a differenza dell’uomo comune, non ha bisogno di un promemoria; non ha bisogno

COME GUARIRE DALLA MIOPIA (E DA ALTRI DISTURBI VISIVI)

  Se vi hanno detto che siete miopi sappiate che non è vero. La miopia esiste, per carità, ma  non è ciò che vi hanno fatto credere (come quasi tutto il resto). La miopia è soltanto una momentanea tendenza disfunzionale e non va confusa con l'identità di una persona, come capita quasi sempre quando si dice (con leggerezza) "io sono miope". Per la precisione la miopia è solo un modo di "percepire" che può essere rimpiazzato da un'altra modalità percettiva. Il fatto di pensare (credere e ripetere) "io sono miope" è grave perché innanzitutto vi fa credere che la miopia sia una condizione permanente (immutabile) invece di una condizione momentanea e migliorabile. In secondo luogo il pensiero "io sono miope" vi fa credere che sia una condizione legata a voi, alla vostra identità, e non a qualcosa d'altro - di facilmente trattabile e modificabile in modo naturale. Nel mio percorso di guarigione mi sono accorto che la mente - vedendo i risul

IL SUICIDIO E' LA SOLUZIONE... MA NON VA FATTO CON (O CONTRO) IL CORPO --- IL CORPO E' LA CONTROFIGURA DI CIO' CHE SIETE DAVVERO

Una volta ho definito l'illuminazione - o il Risveglio - come un suicidio dell'io assistito da Dio. Agli occhi dell'uomo comune (coscienza addormentata) questo suicidio sembra un tentativo di distruzione del corpo ma in realtà è un drastico (e quasi sempre fallimentare) tentativo di Risveglio (autorealizzazione). Quelli che si suicidano non lo fanno necessariamente perché soffrono fisicamente ma perché soffrono interiormente (psicologicamente, emotivamente, sentimentalmente).  C'è chi lo fa perché ha scoperto che gli rimangono pochi giorni di vita oppure c'è chi lo fa perché ha scoperto che il partner (il genitore, il medico, il datore di lavoro, la banca, lo stato, la chiesa, la tv) gli ha mentito spudoratamente; in entrambi i casi si sente ferito da qualcuno o da qualcosa di cui si fidava ciecamente. Chi si fida ciecamente del mondo non è molto diverso da chi si fida ciecamente di una sceneggiata teatrale.  Questa fiducia malriposta provoca una profonda delusione,

Se vi arrendete (o abbandonate il vostro io) vi potete salvare da un mondo di problemi e dispiaceri inutili... Se non vi arrendete (se non cedete l'io) la tribolazione continuerà.

Arrendetevi.  In che senso?  In che modo?  Arrendete il vostro io, cedetelo, cedete la volontà personale, cedete ciò che credete di essere, abbandonate una volta per tutte l'idea che avete di voi stessi, abbandonatela, non vi serve, è solo d'intralcio, è la causa principale di tutte le vostre disgrazie, dei vostri problemi, delle vostre afflizioni, dei vostri fallimenti, dei vostri casini. Attenzione a questo dettaglio: Cedere l'io non significa cedere ciò che siete davvero. Il cedimento sembra impossibile soltanto quando si è identificati con qualcosa, con la cosa che si può cedere, in questo caso l'io, l'ego, la vostra persona, l'autoimmagine, l'idea che avete di voi, il vostro personaggio sociale. Quella pseudo-identità è ciò che potete cedere perché non corrisponde a ciò che siete davvero. Il 99% dell'umanità è ipnotizzata da una falsa identità, dunque non comprende questo messaggio. Non riesce a distaccarsi dall'identità abituale, non vuole cede

Cosa c'è dopo la morte? ... (morte in vita, indifferenziato)

  Non c'è niente dopo la morte. O se preferite dopo la morte c'è l'indifferenziato. La morte non è un evento a sé stante ma la fine di un fenomeno o di un inganno sensoriale. È la fine di un vortice energetico algoritmico e autoreferenziale (me, me, me, mio, mio, mio). È la dissoluzione di un caleidoscopico artefatto (l'io, il mondo, l'universo) immaginato dal potere impersonale che sogna tutto in tempo reale. Da una prospettiva in prima persona (nel senso dei videogiochi o dei sogni notturni), quando le persone muoiono si trovano ad affrontare una sorpresa piuttosto bizzarra: improvvisamente cessa l'ipnosi dell'io sono ("io sono questo corpo, io sono quella persona, io sono quell'essere"). Il respiro si ferma. Il cuore si ferma. Il cervello si ferma e con esso si ferma la frenetica, maniacale, ossessiva differenziazione (io-altri, dentro-fuori, prima-dopo, questo-quello). Ciò che resta è il maledetto nettare che tutti cercano in continuazione
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